Racconti di un Sindaco rosso

di Angelino Saiu

(giugno 2001)

(da Il Provinciale del 1 luglio 2001)

Il titolo del libro potrebbe far pensare al racconto di una serie di esperienze vissute in ambito politico o amministrativo. In realtà la prima parte del libro è la complessa storia del divenire di un uomo. Soprattutto ne "Il pastorello", più ancora che nella stessa biografia, si individuano le fasi di maturazione di un uomo intelligente, buon osservatore dei fatti e delle circostanze che li determinano. Il racconto in agrodolce a tratti diventa persino divertente.
In realtà nel fanciullo e quindi nel giovinetto si mescolano una ridda di valori etici, sentimenti, paure, pregiudizi, superstizioni e tabù atavici.
Conflitti che poi andranno ad incidere sul carattere di un uomo che guardando a muso duro la realtà vuole vincere. Difficile, ancora oggi, dire se quel pastorello, Angelino Saiu, vi sia riuscito. Certamente il Sindaco rosso ha voluto provarci lottando con se stesso e poi con un mondo inappagante e avarissimo di certezze.
Riporto un breve passo dello stesso Saiu: "...La mia Giunta era una giunta di minoranza, composta da 14 consiglieri su 30, con l'appoggio esterno di un socialista ed un sardista. Eppure in 6 anni non avevo avuto mai una crisi in Giunta. Questo fatto in se stesso serve a dimostrare che qualche cosa andava per il verso giusto... ...non riuscivo a digerire la beffa fatta in occasione della venuta di Andreotti per l'inaugurazione degli stabilimenti industriali, a me, che dovevo fare gli onori di casa, fu impedito di essere presente. Questo fatto però in me lasciò dei segni, segni che la Federazione del Partito tentò di cancellare con la mia elezione al Consiglio provinciale, cosa questa che non servì ad attenuare la posizione, ma provocò l'accelerazione per uscire dal partito. Oramai ero in piena rottura col gruppo consigliare e col partito. A fine legislatura, la sera che il consiglio provinciale si riunì per il commiato fu offerto un rinfresco nella stessa sala del Consiglio. Salutai il Presidente pregandolo di scusarmi perché dovevo andar via per altri impegni e, salutati quegli amici che in quei 5 anni mi erano stati vicino, me ne andai senza rimpianti per la rottura col Partito". La storia del Sindaco, del suo operato, non segna un trionfo. A trionfare è l'onestà di un uomo che si racconta senza falsi pudori o reticenze. Le delusioni e i cambiamenti segnano un individuo che nonostante tutto vuole ancora contribuire a salvare i valori più autentici. Tenta di farlo raccontando, non tanto come esempio quanto come monito, la sua storia e collaborando attraverso libere corrispondenze con Il Provinciale. Nella seconda parte del libro sono riportate osservazioni, riflessioni e lettere che spesso invocano risposte raramente arrivate. Ma Angelino Saiu non si arrende, continuerà a lottare perché lui è un lottatore. "Mi aspettavo un rosso più vivo" ha detto l'autore quando ha visto la prima copia del libro. Eppure sa bene che quel rosso vivo può solo sognarlo. Il libro è in vendita nelle librerie e edicole del territorio.
Gerardo Addari

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