Diario d'estate

di Franco Putzolu

(luglio 2001)

(da Il Provinciale del 1 agosto 2001)

Franco Putzolu lo dimostra da anni: si può riflettere anche sorridendo. Si può riflettere sulle mode, sui piccoli vizi e sulle manie che ognuno di noi, più o meno consapevolmente, si porta appresso. Franco ci costringe a riconoscerci a ridere di noi stessi. Ma non basta. L'artista affronta i grandi temi e i grandi problemi come gli incendi, l'inquinamento, l'affollamento delle coste. Il tutto sempre condito con la più atavica delle pulsioni: il sesso. È questo il motivo principe ricorrente fatto di situazioni talvolta equivoche, altre volte ammiccanti, altre ancora ridicole o, come l'artista ha voluto chiamarle nel sottotitolo del libro, "intriganti". Nelle cento pagine del libro si trova un po' di tutto: la Sardegna antica, la Sardegna moderna e quella ancora in bilico che cautamente continua ad osservare. "Troppe volte abbiamo subito scottanti fregature con le illusioni di un facile progresso". Parole che si possono attribuire a quell'attento pastore con 'sa berrittedda' che simboleggia la saggezza dei sardi, quelli veri, diffidenti ma riflessivi e ricchi di antiche culture dell'interno e in particolare della Barbagia. Ma il fatto più straordinario e che Putzolu è presente sulla scena, dentro la vignetta. Con la sua esclusiva macchina fotografica è capace di perforare la superficie e fotografare in profondità dove risiedono gli umori, le sensibilità, le miserie e i tabù degli uomini. Sfogliare il libro di Putzolu, sotto un ombrellone, in compagnia di amici, vuol dire sorridere e magari ridere. In solitudine il libro può far godere il gusto sottile di un piccolo salutare esorcismo.
Putzolu, giornalista, vignettista, grafico e pittore è nato a Serramanna nell'ottobre 1936. Ha iniziato la sua attività nei primi anni '50. È arrivato all'Unione Sarda nel 1971 e tuttora collabora intensamente col quotidiano di Cagliari. Collabora anche con numerosi altri giornali e riviste nazionali e sarde. Ha fatto esperienze anche in giornali per ragazzi. Tra questi: Il Corriere dei Piccoli, Topolino, L'Intrepido e il Monello.
Ha illustrato molti volumi, tra i quali vanno ricordati "Tra Vedere e non Vedere" di Tonino Casula, "A come Ambiente" dell'Amministrazione provinciale di Cagliari e ancora per la Provincia "Scuola più sport"; "L'isola degli Altri" di Giorgio Melis, "Manuale di Sopravvivenza in Barbagia" di Antonangelo Liori; "Ancu ti currat sa giustizia" di Paolo De Magistris. Ha pubblicato la raccolta di vignette "Sardus Filius"; "Il Delatore"; "Questi Umoristi" e nel 1996 "Penna all'arrabbiata".
Ha esposto i suoi disegni e le sue vignette nelle principali mostre italiane ed ha vinto il primo premio al "Trofeo Bertoldo" di Milano. In Sardegna ha tenuto una serie di mostre antologiche. Attualmente espone un gran numero di lavori all'interno della manifestazione organizzata dal Consorzio "Sa Corona Arrubia", dedicata ai "Grandi di Spagna" (Dalì, Goya, Mirò, Picasso).
Gerardo Addari

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