Storie d’Altri Tempi

di Carlo Bolacchi e Giovanni Antonio Piras Edizioni Fiore, 15 euro

(settembre 2002)

(da Il Provinciale del 15 dicembre 2002)

È una piacevole galoppata nel tempo, quella proposta dagli autori Bolacchi e Piras col loro ultimo lavoro. Il libro copre infatti un lasso di tempo che va dal paleozoico, circa 600 milioni di anni fa e forse prima, da quando la Sardegna si staccò dalla Corsica fino alla caduta dell’impero romano e l’affermazione della chiesa cristiana, iniziata col primo papa San Pietro fino ad Antero (235-236 d.C.). Ma è possibile comprendere in poco più di 150 pagine un arco di tempo così ampio? I due autori dimostrano di sì, impegnandosi in un lavoro di sintesi che comunque riesce a soddisfare in modo egregio la prima voglia di conoscere la storia del proprio paese, del proprio territorio e dell’intera isola. Il percorso di Bolacchi e Piras è tracciato nelle sue linee essenziali, ma proprio per questo contiene almeno due elementi che ne fanno un piccolo capolavoro della tecnica della comunicazione. Il primo è che il libro, grazie alla sua snellezza e alle numerose foto, si legge con estrema facilità il che in tempi in cui l’esercizio della lettura è in netto calo non è fatto di poco conto; in secondo luogo la sua essenzialità può divenire una stimolante provocazione, per gli amanti della ricerca storica, ad andare oltre con approfondimenti. Insomma un libro che non chiude ma apre le porte alla ricerca. Un contributo condotto con rigore e con passione che colma un ampio vuoto nella storia di Villacidro e non solo. La cittadina emerge come elemento del sistema terra per poi caratterizzarsi sempre più in un sottosistema mediterraneo, quindi sardo per diventare infine storia locale. La parte più affascinante comincia con l’età neolitica documentata dai numerosi reperti di ossidiana, quella preziosa pietra lavica caratteristica della Sardegna e soprattutto del Monte Arci. Ma dello stesso periodo sono numerosi reperti in terracotta come vasellame e utensili o riproduzioni simboliche di Idoli. Il libro attraversa quindi la sempre misteriosa età nuragica per arrivare al periodo punico-cartaginese e quindi alla dominazione romana. Ogni periodo ha lasciato le sue tracce nel territorio di Villacidro e gli autori ne indicano le località. Insomma un libro da leggere come un romanzo e da utilizzare come base per ulteriori approfondimenti. Qualora si decidesse di concedere più autonomia alla scuola non sarebbe male proporre il libro di Bolacchi e Piras come sussidio per le scuole villacidresi perché i ragazzi possano, prima ancora della storia dell’Universo, conoscere quella del loro Paese.
G.A.

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