Il mio lento viaggio a Villanovaforru

di Pompeo Pintori

(luglio 2004)

(da Il Provinciale del 1 settembre 2004)

Villanovaforru / Presentato il libro di Pompeo Pintori
“Il mio lento viaggio a Villanovaforru”


Sabato 31 luglio appuntamento nel ristorante “Le Strutture” per parlare di poesia. Buono e attento il pubblico convenuto per festeggiare l’autore di un libretto minuto nelle dimensioni ma denso di contenuti, se è vero com’è vero che per definizione la poesia è la forma più sintetica per esprimere grandi sentimenti e fondamentali concetti.
Pompeo Pintori chiama le sue composizioni semplicemente “pensieri poetici”. La raccolta è un atto di donazione che erompe dalla saggezza dei settant’anni vissuti in modo intenso e complesso. Pintori, noto a San Gavino Monreale, suo comune di provenienza, per la sua dinamicità e irrequietezza, in questo volumetto pare voglia confessare se stesso, manifestarsi nel suo intimo. Questo è il rischio della poesia. Ma Pintori ne è pienamente consapevole. Sa quello che vuole e come ottenerlo.
Se si posseggono adeguate chiavi di lettura, il libro, dopo avere versificato l’inchiostro, parla ancora con ciò che manca.
Urlano le dimenticanze, le esperienze, il vissuto. Eppure rimane intatta la storia di un uomo, a tratti sofferente, che tende verso purificanti riflessioni e verso la meditazione.
Già la premessa e i ringraziamenti posti in testa al lavoro raccontano una parte rilevante del percorso umano dell’autore. A seguire una ventina componimenti dedicati a persone o situazioni confermano l’impressione di primo impatto.
Relatore d’eccezione l’avvocato Luigi Garau che ha stupito tutti per le sue doti di lettore poetico. Il noto penalista ha recitato da attore consumato alcune poesie di Pintori caricandole di uno splendido “pathos”, tanto che lo stesso autore ha chiesto all’avvocato di leggere qualcosa di più del previsto. Gerardo Addari, editore del libro, estemporaneamente invitato ad assumere anche il ruolo di coordinatore, dopo essersi complimentato con Garau ed aver tracciato un breve profilo di Pintori, ha dato la parola a Luca, figlio dell’autore. Luca Pintori, di professione grafico che ha curato l’impaginazione e ogni altro dettaglio relativo alla prestampa, ha spiegato le ragioni che hanno guidato la scelta delle immagini che si pongono come efficace complemento per le descrizioni dei luoghi cantati dal poeta.
È stato quindi chiamato in causa l’autore che ha manifestato una notevole emozione e un certo pudore a parlare e soprattutto ad esprimere giudizi su se stesso.
Una cosa nuova per chi conosce, o crede di conoscere, Pompeo Pintori.
Insomma una matinée di sorprese. Una sorpresa il libro, una sorpresa l’autore, una sorpresa la recitazione dell’avvocato Garau. Il tutto condito, alla fine, con un generoso rinfresco.

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